martedì 27 dicembre 2016

Leggi qui



Potrebbe interessarti: http://www.today.it/economia/pagamento-pensioni-gennaio-2017-primo-del-mese.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

Pagamento pensioni 1° del mese | Pensioni gennaio 2017 | Secondo giorno bancabile

A partire da gennaio 2017 l'accredito della pensione non arriverà più il primo giorno del mese, ma a partire dal "secondo giorno bancabile", come stabilito dall’articolo 6 del decreto legge 21 maggio 2015, n. 65. Sul proprio sito l’Inps ha comunicato che la novità riguarderà i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, pensioni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché delle rendite vitalizie dell'INAIL.Per quanto riguarda la prossima rata di pensione l’ente previdenziale ha comunicato che sarà erogata da Poste e banche il 3 gennaio 2017. Chiaramente non ci sarà alcuna penalizzazione sugli importi in pagamento, e tuttavia la novità non farà certo felici i pensionati che "non riescono ad arrivare alla fine del mese". E’ vero, infatti, che rispetto alle banche molti uffici postali sono aperti anche il sabato; tuttavia il cambio da giorno non festivo a bancabile potrebbe avere un effetto non trascurabile: la valuta degli accrediti verrebbe spostata non di un solo giorno, ma ciò comporterebbe il raddoppio delle probabilità che uno dei due giorni interessati fosse festivo, con un ulteriore slittamento dei pagamenti. 



Potrebbe interessarti: http://www.today.it/economia/pagamento-pensioni-gennaio-2017-primo-del-mese.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

Bollette luce e gas: dal primo gennaio cambia fatturazione

Bollette luce e gas: dal primo gennaio cambia fatturazione
Dal primo gennaio le bollette di luce e gas subiranno una trasformazione totale che riguarderà tutti gli utenti. Di fatto le bollette daranno spazio a maggiore chiarezza e trasparenza nella fatturazione e, aspetto da non sottovalutare, nella bolletta entreranno le penali e le scadenze che riguardano sia l’utente che il gestore. E la maggiore novità riguarda proprio i tempi di fatturazione.La Aeegesi ricorda che d’ora in poi i gestori dovranno rispettare le date di emissione delle bollette e di consegna: qualora dovesse esserci un ritardo, il gestore dovrà pagare una multa da 35,00 euro. Sempre sul fronte dei fornitori, quelli di luce e gas avranno l’obbligo di effettuare la rateizzazione nel caso in cui la bolletta abbia errori di calcolo o importi imprecisi. I consumi effettivi diventano dunque una certezza sul foglio che arriverà a casa.Come ricorda Il Giornale, cambia anche la cadenza dell’invio delle bollette: per i piccoli consumatori le bollette saranno recapitate ogni due mesi, per i grandi consumatori invece ogni quattro mesi e con una lettura obbligatoria ogni 4 mesi.


Trasporti, bollette e cure: stangata da 1000 euro a famiglia nel 2017

Nel corso del 2017 gli italiani dovranno mettere in conto una 'stangata' pari a circa 986 euro a famiglia. Lo afferma il Codacons, che ha elaborato uno studio sugli incrementi di spesa previsti per il nuovo anno sul fronte prezzi e tariffe. Nel nuovo anno, secondo gli analisti, si dovrebbe finalmente assistere all’attesa ripresa dei prezzi al dettaglio, rimasti sostanzialmente fermi nel corso dell’intero 2016 - spiega il Codacons -. La crescita dei listini determinerà, solo di costi diretti, una maggiore spesa pari a +302 euro a famiglia, mentre per gli alimentari occorrerà mettere in conto 193 euro in più; aumenti che si ripercuoteranno anche nel settore della ristorazione (+28 euro).
Per i trasporti (aerei, treni, taxi, mezzi pubblici, traghetti, ecc.) un nucleo familiare tipo dovrà affrontare una maggiore spesa pari a 64 euro, mentre viaggiare sulle autostrade comporterà un aggravio medio di 35 euro: i gestori autostradali hanno infatti già presentato al ministero dei Trasporti le richieste di aumento delle tariffe per il 2017. Per i servizi bancari complessivamente spenderemo 16 euro in più rispetto allo scorso anno, +7 euro per quelli postali. Torneranno a crescere anche le tariffe rc auto, e assicurare una automobile costerà mediamente 10 euro in più.
Previsti anche rincari nel settore energetico: il 2016 si chiude infatti con una raffica di rialzi del petrolio, che dovrebbero proseguire anche nel corso del 2017, determinando effetti sulle bollette (luce e gas +29 euro) e sui rifornimenti di carburante (+175 euro). Costerà meno il canone Rai, che scende da 100 euro a 90 euro, mentre per scuole, mense, libri ed istruzione in generale la spesa media di un nucleo familiare salirà di 45 euro. Leggeri incrementi anche per curarsi: +37 euro.

Calendario 2017: giorni festivi, ponti e vacanze: ecco quando è festa

Calendario 2017: giorni festivi, ponti e vacanze: ecco quando è festaA pochi giorni dall’arrivo del nuovo anno, il 2017, ecco il calendario delle feste. La Pasqua cade il 16 aprile e questo è ininfluente, tanto è domenica. Molto interessante è il 25 Aprile di martedì, che ci permette di fare un bel ponte lungo.Il Primo maggio è lunedì, quindi altro weekend lungo. Il 2 giugno, la Festa della Repubblica è di venerdì, altro weekend di quelli seri. Ferragosto è di martedì, perfetto per chi lavora d’estate. Il primo novembre, Ognissanti cade di mercoledì e spezza la settimana.Immacolata Concezione, 8 dicembre, venerdì e altro weekend lungo, poi il Natale e il Capodanno di lunedì.Per i milanesi, Sant’Ambrogio cade di giovedì, e anche per i romani il patrono SS. Pietro e Paolo casca di giovedì. Brutte notizie per i napoletani: San Gennaro, che a Napoli si festeggia il 19 settembre, nel 2017 cade di domenica. Niente giorno libero.
Tutte le feste del 2017:
  • 6 gennaio, Epifania: Venerdì.
  • 16 aprile, Pasqua.
  • 25 Aprile, Festa della Liberazione: Martedì.
  • 1 Maggio, Festa dei Lavoratori:  Lunedì.
  • 2 Giugno, Festa della Repubblica: Venerdì.
  • 15 Agosto, Ferragosto: Martedì.
  • 1 Novembre, Ognissanti: Mercoledì.
  • 8 Dicembre, Immacolata concezione: Venerdì.
  • 25 Dicembre, Natale: Lunedì.
  • 1 Gennaio, Capodanno: Lunedì.

Prezzi e tariffe, stangata 2017: “986 euro a famiglia” secondo il Codacons





Prezzi e tariffe, stangata 2017: “986 euro a famiglia” secondo il Codacons
 Il Codacons la vede nera: nel corso del 2017 gli italiani dovranno mettere infatti in conto una “stangata” pari a circa 986 euro a famiglia. Lo afferma la stessa associazione dei consumatori, che ha elaborato uno studio sugli incrementi di spesa previsti per il nuovo anno sul fronte prezzi e tariffe. Nel nuovo anno, secondo gli analisti, si dovrebbe finalmente assistere all’attesa ripresa dei prezzi al dettaglio, rimasti sostanzialmente fermi nel corso dell’intero 2016 – spiega il Codacons – La crescita dei listini determinerà, solo di costi diretti, una maggiore spesa pari a +302 euro a famiglia, mentre per gli alimentari occorrerà mettere in conto 193 euro in più; aumenti che si ripercuoteranno anche nel settore della ristorazione (+28 euro).
Per i trasporti (aerei, treni, taxi, mezzi pubblici, traghetti, ecc.) un nucleo familiare tipo dovrà affrontare una maggiore spesa pari a 64 euro, mentre viaggiare sulle autostrade comporterà un aggravio medio di 35 euro: i gestori autostradali hanno infatti già presentato al ministero dei Trasporti le richieste di aumento delle tariffe per il 2017.
Per i servizi bancari complessivamente spenderemo 16 euro in più rispetto allo scorso anno, +7 euro per quelli postali. Torneranno a crescere anche le tariffe rc auto, e assicurare una automobile costerà mediamente 10 euro in più. Previsti anche rincari nel settore energetico: il 2016 si chiude infatti con una raffica di rialzi del petrolio, che dovrebbero proseguire anche nel corso del 2017, determinando effetti sulle bollette (luce e gas +29 euro) e sui rifornimenti di carburante (+175 euro).
Costerà meno il canone Rai, che scende da 100 euro a 90 euro, mentre per scuole, mense, libri ed istruzione in generale la spesa media di un nucleo familiare salirà di 45 euro. Leggeri incrementi anche per curarsi: +37 euro.

Pagamento in contanti: ecco i nuovi limiti



Qual è il limite di denaro che può essere utilizzato in contanti? Ci sono limiti alle somme che possono essere prelevate o versate in banca? A rispondere a queste domande e l'avvocato Daniele Paolanti, che ha messo a punto una guida che fa chiarezza in materia.
Pagamento in contanti: ecco i nuovi limitiA seguito dell'entrata in vigore della legge 208/2015 il limite di denaro che può essere utilizzato in contanti per eseguire le transazioni - si legge sul sito di informazione giuridica studiocataldi.it - è stato innalzato a 3.000 euro. Non ci sono limiti alle somme che possono essere prelevate o versate da un utente presso un istituto di credito, ma il limite di 3.000 euro si pone per quanto riguarda le operazioni che possono essere compiute verso un soggetto terzo, poiché in tal caso si rivelerebbe necessario usare forme di pagamento come il bonifico o la carta di credito ecc. (strumenti che siano comunque tracciabili).La legge di stabilità del 2016 ha fissato il divieto di trasferimento di denaro contante, di libretti di deposito bancari o postali al portatore oppure di titoli al portatore in euro o in valuta estera, realizzato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, se le predette somme eccedano i 3.000 euro. In virtù della nuova normativa - si legge - risultano dunque ammissibili, anche se dovessero essere superiori a 3.000 euro, tutta una serie di operazioni, tra le quali i prelievi o i versamenti in contanti effettuati presso gli sportelli bancari o postali poiché non sono effettuate verso un soggetto terzo ma nei confronti di un intermediario abilitato (e rimangono comunque nella disponibilità del titolare); i pagamenti rateali, purché risultino da un piano di ammortamento che sia stato previamente accordato tra le parti e che risulti comunque da un documento scritto (o anche nella fattura); l'acconto o la caparra.
Anche i prelievi di somme superiori ad euro 3.000 possono essere concessi dall'istituto bancario o postale. Fermo restando che l'addetto potrebbe, al momento dell'operazione, richiedere le motivazioni che abbiano indotto al prelievo. Successivamente - spiega l'avvocato Paolanti - potrebbe essere inoltrata la comunicazione all'Unione Informazione Finanziaria (UIF), organo di natura amministrativa. Se l'ente ha il fondato sospetto che il denaro prelevato possa essere impiegato per finalità di riciclaggio può trasmettere le informazioni alla Procura della Repubblica.

Successioni e volture catastali, ora basta un click


Dal 23 gennaio 2017 i contribuenti potranno presentare la dichiarazione di successione e domanda di volture catastali direttamente online, grazie ai servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate. Per farlo, basta utilizzare l’applicativo disponibile sul sito internet dell’Agenzia, installare sulla propria postazione di lavoro il software di compilazione (in modalità stand alone) 'successionionline', compilare il file, allegare i documenti, salvare, accedere ai servizi telematici ed inviare.
Successioni e volture catastali, ora basta un clickGrazie a questa novità, spiega l'Agenzia, sarà possibile visualizzare la dichiarazione presentata non solo sul cassetto fiscale del dichiarante, ma anche in quello dei coeredi e dei chiamati. Il nuovo modello di successione e domanda di volture catastali, approvato con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate di oggi, realizza un importante passo verso la semplificazione degli adempimenti amministrativi e sarà opzionale fino al 31 dicembre 2017 e obbligatorio dal primo gennaio 2018.Con il nuovo modello è possibile effettuare le volture catastali in modo automatico, senza necessità di ulteriori adempimenti, e rendere le dichiarazioni sostitutive di atto notorio mediante la compilazione di specifici quadri del modello, invece di allegare ciascun documento. Inoltre il software consente di effettuare il calcolo automatico delle somme da versare in autoliquidazione, dovute per le formalità ipocatastali, e pagare le somme dovute mediante addebito sul conto corrente.
Tra i punti di forza di questo nuovo processo vi è anche la funzione, a disposizione degli uffici territoriali dell’Agenzia, di visualizzare le dichiarazioni di successione inviate telematicamente da tutti i contribuenti, e quindi la possibilità per i contribuenti di richiedere le copie conformi della dichiarazione presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia.
Il software è disponibile gratuitamente per il download sul sito internet delle Entrate. La dichiarazione può essere presentata tramite i servizi telematici dell’Agenzia, utilizzando le proprie credenziali di accesso, oppure tramite un intermediario abilitato o un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate competente per la lavorazione.
La nuova modalità di presentazione della dichiarazione di successione e domanda di volture catastali sarà utilizzabile a partire dal 23 gennaio 2017. Fino al 31 dicembre 2017, in alternativa all’utilizzo del modello 'successionionline', è possibile continuare a presentare presso l’ufficio competente dell’Agenzia la dichiarazione di successione utilizzando il vecchio modello in formato cartaceo.









Nessun commento:

Posta un commento