Capodanno, scatta l'allerta terrorismo in molte città italiane. In particolare a Milano e Roma i controlli saranno rigorosissimi. Nella Capitale sorvegliato speciale, oltre al Colosseo, il Circo Massimo. Saranno oltre mille gli uomini che, "in uniforme e in abiti civili, vigileranno tra la gente. Tutti i servizi sono studiati per realizzare condizioni di massima sicurezza, senza generare eccessive barriere o preoccupazioni". A completare il dispositivo anche tiratori scelti. ''Il piano prevede un presidio in tutte le maggiori piazze della città" spiega la Questura di Roma.
A Milano metal detector, telecamere ad alta definizione, ma anche l'uso di smartphone per vigilare su piazza Duomo per il concerto di Capodanno. Il sistema di sicurezza è già scattato da giorni con l'installazione dei dissuasori di cemento per prevenire la possibilità che un tir possa piombare sulla folla , come nelle stragi di Nizza o di Berlino. Per il Concertone "ci sarà massiccio impegno delle forze di polizia", assicura il questore Antonio De Iesu, che parla di centinaia di uomini impiegati. "L'area del Duomo sarà circondata da sette varchi di accesso presidiati con non meno di sei uomini delle forze di polizia con mitra e metal detector. Sarà fatta un'attenta selezione di chi entra", garantisce il questore in occasione della conferenza stampa di presentazione del bilancio 2016."Faremo un controllo stretto, rigoroso, per evitare che entrino bottiglie, petardi, armi o altri oggetti pericolosi", evidenzia. Sarà impiegata anche la tecnologia più all'avanguardia: quattro le telecamere fisse che restituiranno in modo nitido quanto accadrà in piazza, oltre ad agenti in borghese radiolocalizzati e pronti a 'inquadrare' gli angoli più a rischio. "Avremo a disposizione 40 smartphone affidati a uomini della Scientifica che ci restituiranno le immagini di quanto accadrà in diretta. Si tratta di una tecnologia che usiamo per i grandi eventi", spiega il questore. Attraverso la tecnologia Lte e un sistema di trasmissione delle immagini dedicato alle forze di polizia, dalla sala operativa sarà possibile vedere in diretta cosa succederà tra la folla con la possibilità di occhi 'mobili' e ben localizzati.
Lo spumante per il brindisi e le lenticchie per la fortuna, accompagnate dall'immancabile cotechino o zampone. E poi l'uva per la prosperità e la ricchezza. Gli italiani sono pronti a festeggiare l'arrivo del nuovo anno con un menù fatto di tradizioni e usanze. Dove a vincere sarà la cucina Made in Italy, a vantaggio dei prodotti del territorio ma soprattutto del portafoglio; le famiglie opteranno infatti per una tavola "economica", scegliendo prodotti locali e contenendo il budget entro i 25 euro pro capite. Lo afferma la Cia-Agricoltori Italiani alla vigilia di San Silvestro. Più in dettaglio, saranno oltre due italiani su tre a festeggiare tra le mura domestiche, a casa di amici o parenti, spendendo circa 1,4 miliardi di euro per allestire il cenone di Capodanno. Mentre il 20% degli italiani sceglierà ristoranti, trattorie o agriturismi per attendere l'arrivo del 2017. In ogni caso, che sia in un locale o a casa, non si farà a meno dei piatti simbolo: quindi cotechini e zamponi (con una preferenza più marcata per i primi) ma soprattutto lenticchie, tradizionali e convenienti, che toccano il 31 dicembre il picco massimo di consumo dell'anno. E cresce nel nostro Paese anche l'usanza (l'unica importata dalla Spagna) di mangiare 12 chicchi d'uva a partire dalla mezzanotte, con un incremento delle vendite in questi giorni del frutto della vite. I chicchi d'uva infatti, al pari delle lenticchie, sono simbolo di fortuna e ricchezza. Il tutto sarà accompagnato dalle bollicine, rigorosamente italiane, con quasi 60 milioni di tappi di spumante che salteranno in aria con lo scoccare dell'anno nuovo.
Tra spumante e lenticchie 1,4 mld per la tavola a Capodanno
Cia, cenone in casa per 2 italiani su 3. Bene l'agriturismo, +5%
Lo spumante per il brindisi e le lenticchie per la fortuna, accompagnate dall'immancabile cotechino o zampone. E poi l'uva per la prosperità e la ricchezza. Gli italiani sono pronti a festeggiare l'arrivo del nuovo anno con un menù fatto di tradizioni e usanze. Dove a vincere sarà la cucina Made in Italy, a vantaggio dei prodotti del territorio ma soprattutto del portafoglio; le famiglie opteranno infatti per una tavola "economica", scegliendo prodotti locali e contenendo il budget entro i 25 euro pro capite. Lo afferma la Cia-Agricoltori Italiani alla vigilia di San Silvestro. Più in dettaglio, saranno oltre due italiani su tre a festeggiare tra le mura domestiche, a casa di amici o parenti, spendendo circa 1,4 miliardi di euro per allestire il cenone di Capodanno. Mentre il 20% degli italiani sceglierà ristoranti, trattorie o agriturismi per attendere l'arrivo del 2017. In ogni caso, che sia in un locale o a casa, non si farà a meno dei piatti simbolo: quindi cotechini e zamponi (con una preferenza più marcata per i primi) ma soprattutto lenticchie, tradizionali e convenienti, che toccano il 31 dicembre il picco massimo di consumo dell'anno. E cresce nel nostro Paese anche l'usanza (l'unica importata dalla Spagna) di mangiare 12 chicchi d'uva a partire dalla mezzanotte, con un incremento delle vendite in questi giorni del frutto della vite. I chicchi d'uva infatti, al pari delle lenticchie, sono simbolo di fortuna e ricchezza. Il tutto sarà accompagnato dalle bollicine, rigorosamente italiane, con quasi 60 milioni di tappi di spumante che salteranno in aria con lo scoccare dell'anno nuovo.
Menù locali e legati al territorio vinceranno anche negli agriturismi. Secondo Turismo Verde, l'associazione agrituristica della Cia, queste lunghe festività stanno premiando la vacanza in campagna (+5%), soprattutto sul fronte della ristorazione.
Capodanno nel mondo, i riti portafortuna 'da copiare'
Mangiare un certo numero di chicchi d'uva, fare le pulizie in tutta la casa, distruggere piatti contro le porte dei vicini o passare una notte al cimitero fino a saltare dentro un lago ghiacciato con dei tronchi d’albero. Sono numerose e spesso molto stravaganti le tradizioni che accompagnano i festeggiamenti di capodanno nel mondo.
Iniziando dall'Europa, in Spagna, come anche in molti altri Paesi di lingua spagnola, è tradizione iniziare il nuovo anno 'con la bocca piena'. Pochi minuti prima della mezzanotte, esattamente 12 secondi prima, si devono mangiare 12 chicchi d'uva, uno per ogni rintocco di campana che scandisce il countdown. Una tradizione iniziata nel 1909 e che si dice porti 12 mesi ricchi di felicità e prosperità. E se in Germania si accoglie l’anno nuovo travestiti, mangiando dolcetti di marzapane rosa a forma di maiale e brindando con Feuerzangenbowle, una bevanda della fraternità fatta con vino rosso, spezie, bucce d'arancia e rum, in Danimarca è usanza tirare piatti e piattini inutilizzati contro le porte di vicini, amici e familiari. Bizzarra anche la tradizione svizzera, dove il modo migliore per propiziarsi abbondanza nell'anno futuro è far cadere un po' di crema di gelato sul pavimento.In Inghilterra si pesca frutta in liquore 'in fiamme' o si salta in cerchio di candele accese. Rimanendo in tema culinario, come in Italia il piatto tipico da mangiare a mezzanotte è cotechino e lenticchie, in Inghilterra re della tavola è il tacchino ripieno di castagne e il Christmas Pudding, un dolce della tradizione spesso arricchito con monete d’argento in segno di buon auspicio. Finito di mangiare, gli inglesi si divertono a fare giochi di società piuttosto bizzarri, come pescare con le mani la frutta secca che galleggia su un liquore infiammato, saltare all’interno di un cerchio composto da 13 candele rosse e mangiare una mela che si trova sospesa ad un filo senza spegnere la candela inserita nell’altra estremità.
In Estonia il giorno di Capodanno si mangia ben sette volte durante tutto il giorno, per assicurare l’abbondanza nel nuovo anno. Mentre in Grecia le usanze principali sono due: appendere una cipolla davanti alla porta di casa e, per gli ospiti, rompere un melograno gettandolo per terra sulla soglia che si sta per varcare. Più chicchi si spargeranno, più fortuna avranno i proprietari di casa.
Tradizione del 'primo passo' anche in Scozia, dove la prima persona che entra in casa vostra può portare buona o cattiva sorte. Meglio far entrare per primi amici e parenti, sempre col piede destro e mai a mani vuote. E se in Belgio, all’alba del nuovo anno si gusta una zuppa di cipolla gratinata e i bambini scrivono lettere ai genitori o ai padrini, in Siberia tradizione vuole che la gente del luogo salti dentro un lago ghiacciato con dei tronchi d’albero.
In Cile si passa notte al cimitero, in Colombia si gira con una valigia Cambiando emisfero, in Cile è usanza passare la notte di San Silvestro al cimitero per rimanere in compagnia dei propri cari defunti; in Argentina la tradizione è distruggere della carta in piccoli pezzi e gettarli dalla finestra, liberandosi così di tutto ciò che è inutile; in Messico le tradizioni consigliano di gettare lo sporco fuori di casa, oppure di porre la valigia all’esterno, in modo da attrarre futuri viaggi. Stessa cosa in Colombia, dove si porta in giro una valigia per tutto il giorno, con l’augurio di un anno all’insegna del viaggio.
Restando in Sudamerica, in Ecuador effigi raffiguranti i nemici, che rappresentano le disgrazie dell'anno passato, vengono bruciate per le strade delle città, mentre in Brasile le persone scendono in strada a festeggiare vestite di bianco, simbolo di pace. Inoltre si offrono alla Dea Iemanja sigari, bevande alcoliche e fiori posti su piccole zattere illuminate da candele che vengono spinte al largo. Altra tradizione è saltare le prime sette onde del mare del nuovo anno per attirare la fortuna. Gettare via oggetti e mobili vecchi la vigilia di Capodanno, è invece tradizione popolare a Johannesburg, in Sud Africa.
Mentre in Giappone i festeggiamenti iniziano la sera del 31 dicembre con i 108 rintocchi delle campane dei templi buddisti - tanti quanti sono, secondo la cultura tradizionale, i peccati commessi da un uomo durante l’anno, e che vengono cancellati con l’avvento di quello nuovo - e si prosegue fino al 3 gennaio. In questo periodo si pulisce e si appendono decorazioni di rami di pino, bambù, e di fili di paglia all’ingresso delle case per ringraziare gli dei che proteggono i raccolti e gli antenati di famiglia.
Capodanno festa solstiziale: come nasce l’usanza dei botti e dei fuochi
Annalisa Terranova
VI SIEte mai chiesti perché il periodo delle festività di fine anno è così lungo? Una risposta la fornisce Alfredo Cattabiani, studioso di simboli e tradizioni scomparso nel 2003, in uno dei suoi libri essenziali per comprendere il significato profondo delle feste dell’anno: Calendario, le feste, i miti, le leggende e i riti dell’anno (1988).
La rinascita del Sole
Dunque, avverte Cattabiani, tutto il periodo natalizio “è una serie di capi d’anno” legati al solstizio d’inverno, dall’antico natale romano del Sol Invictus a quello degli antichi Egizi del 6 gennaio. Una fase dell’anno in cui si saluta con vari riti la rinascita del sole che coincide con un nuovo inizio. “Gennaio era dedicato infatti al dio bifronte Ianus che guarda indietro e avanti, alla fine dell’anno trascorso e all’inizio del prossimo”.
La leggenda di San Silvestro
Non a caso Giano è rappresentato con due volti: quello di un giovane e quello di un vecchio con la barba. Il “Giano cristiano” sarebbe oggi Silvestro, il papa che battezzò Costantino chiudendo l’era pagana e aprendo quella cristiana. Al suo nome è collegata una leggenda molto nota a Poggio Catino (Rieti) il cui patrono è appunto San Silvestro. Silvestro avrebbe liberato il paese da un drago chiuso in una caverna cui si accedeva attraverso 365 gradini, tanti quanti sono i giorni dell’anno. Il “mostro” ucciso era metafora del paganesimo e i 365 gradini erano simbolo dell’anno da consacrare ormai al Dio dei cristiani.
Le solennità cristiane
Nell’antica Roma il Capodanno al 1 gennaio (in precedenza era il 1 marzo) risale alla riforma del Calendario di Numa Pompilio. La Chiesa si è adoperata per cristianizzare questo periodo dell’anno inserendovi solennità significative: dal santo Natale all’Epifania, ma anche la dedicazione del 1 gennaio alla Santa Madre di Dio, la festa di santo Stefano il 26 dicembre, il Battesimo di Gesù che si celebra la prima domenica dopo l’Epifania.
Scambiarsi le strenne
Nel giorno di Capodanno i romani usavano scambiarsi fichi accompagnati da ramoscelli d’alloro detti strenae. Il motivo? “Strenae eran detti perché venivano staccati in un boschetto sulla via sacra consacrato a una dea di origine sabina, Strenia, apportatrice di fortuna e felicità”. Oggi lo scambio di doni è invece spostato al giorno di Natale mentre nel giorno di Capodanno si consumano cibi come le lenticchie, piatto propiziatorio che porterebbe fortuna e ricchezza nel nuovo anno.
I botti e i fuochi
A Capodanno fuochi e petardi non si accendono solo per salutare il nuovo anno: i botti, assieme al disfarsi di mobili e stoviglie vecchie, hanno il significato di espulsione del vecchio anno con le sue negatività. Antichi riti diffusi un po’ ovunque hanno questo significato di esorcismo contro demoni e spiriti maligni.
Antichi riti contro i demoni
E’ ancora Cattabiani a descriverli: “Alla vigilia di Capodanno, riferisce James G.Frazer, i ragazzi boemi armati di fucili si disponevano in circolo e sparavano tre volte in aria, ovvero alle streghe che fuggivano spaventate. In Thailandia si esegue ogni anno l’espulsione dei demoni nell’ultimo giorno dell’anno vecchio. Si spara dal palazzo una cannonata per segnale: vi si risponde dal posto più vicino e così via di posto in posto finché gli spari han raggiunto la porta esterna della città: ovvero i demoni vengono cacciati passo a passo”.
“Nel Labruguière, un cantone della Francia meridionale, alla vigilia dell’Epifania – continua Cattabiani – che equivale simbolicamente al Capodanno, la gente corre per le strade suonando campanacci e sonagli, e facendo ogni sorta di rumore. Poi al lume delle torce e dei fascinotti accesi si scatena un frastuono assordiate con il quale si spera di scacciare dalla città tutti i demoni vaganti. A Napoli la cacciata dei demoni diventa uno spettacolo impressionante: tutta la costiera, da Posillipo fino al Capo di Sorrento, si trasforma in una curvilinea fiancata di una corazzata che spara migliaia di cannonate luminose, i botti”.
Botti Capodanno: roulette russa ultima follia tra i giovani
Passarsi i botti di mano in mano finché non esplodono in mano a qualcuno. Questa folle moda in stile roulette russa sembra prendere piede tra i giovani di oggi. Ne parla il Corriere Adriatico, in un articolo in cui si parla dei divieti di “sparo” ad Ancona e nelle Marche la notte di San Silvestro.Intanto il Moige (associazione dei genitori) chiede: “Ogni anno i nostri figli sono le vittime innocenti dei botti di San Silvestro; pertanto, chiediamo con forza a tutti i genitori, familiari e parenti di tenere lontani i bambini da ogni tipo di petardo, fuochi d’artificio e armi da fuoco. Prestiamo loro la massima attenzione e non permettiamo che, attratti dalla curiosità, possano far esplodere dei petardi, anche piccoli, o raccolgano oggetti inesplosi e apparentemente inoffensivi”.L’associazione chiede che per la sicurezza dei minori, oltre che per non alimentare un sistema di illegalità sempre diffuso, non si ricorra mai all’utilizzo di prodotti esplosivi illegali e invita ad acquistarli da rivenditori muniti di licenza di pubblica sicurezza. Il Moige si appella inoltre agli esercenti, affinchè non vendano prodotti pirotecnici ai minori.“Solo con la massima responsabilità, attenzione e collaborazione di tutti possiamo fermare il consueto bollettino di guerra di Capodanno, con i nostri figli vittime inconsapevoli di incidenti mortali o nei quali riportano lesioni permanenti che pregiudicano una vita sana e felice. Ricordiamo a tutti che il modo migliore per proteggere i nostri figli è evitare assolutamente i botti di fine anno” afferma Maria Rita Munizzi, presidente nazionale dell’associazione.
CHE ROTTURA DI BALI! COME FESTEGGIANO IL CAPODANNO A BALI? NIENTE BOTTI, ZERO LUMINARIE, NIENTE MUSICA, FESTE, BRINDISI, BACI E ABBRACCI – E’ PROIBITO USCIRE DI CASA E DAGLI ALBERGHI E NON SI PUO’ FARE SESSO: LO CHIAMANO “NYEPI”, IL GIORNO DEL SILENZIO – E’ UN MODO PER "PURIFICARSI” IN ATTESA DEL NUOVO ANNO
Mario Niola
A Bali va in scena il Capodanno alla rovescia. Sono banditi botti, luminarie, musica, feste, brindisi, baci e abbracci. Sesso zero. Cucine rigorosamente spente e divieto di uscire di casa e dagli alberghi. Lo chiamano Nyepi, il giorno del silenzio. Serve a purificarsi e non a divertirsi.
L'esatto contrario della nostra notte di San Silvestro, che è tutta rumore e colore, balli e sballi, allegria ostentata e divertimento obbligato. Un esorcismo di massa che ha come scopo principale quello di mettere una pietra sull'anno che se ne va. In particolare se si tratta di un annus horribilis, e per di più bisestile, come questo 2016. Che fra terremoti, attentati, crisi economica e tracolli politici non si è fatto mancare niente.
I balinesi chiamano il Nyepi la festa dei quattro divieti. Il primo è Amati geni, che significa no fuochi. Un antichissimo tabù che una volta proibiva l'accensione di bracieri, lampade e fornelli, mentre adesso arriva addirittura al taglio della corrente elettrica. Che viene sospesa per 24 ore, con la sola eccezione degli ospedali e di alcuni alberghi.
Il secondo diktat è Amati lelungan, cioè niente spostamenti. Le strade devono rimanere assolutamente deserte. E sono presidiate da migliaia di volontari vestiti di nero, veri e propri emissari delle tenebre, che rimandano a casa tutti i trasgressori. Si bloccano perfino porti e aeroporti. E le spiagge si svuotano completamente.
La terza interdizione, Amati karya, impone l' interruzione rigorosissima di ogni attività, lavorativa o ricreativa che sia. Ci si può dedicare solo alla meditazione, al raccoglimento e al rinnovamento spirituale. L' ultimo comandamento recita Amati lelangunan, ovvero bando a qualsiasi forma di intrattenimento e ad altre manifestazioni di giubilo. Il massimo di esternazione consentita è farsi gli auguri al telefono.
Ma i più rigoristi tengono letteralmente la bocca chiusa digiunando e astenendosi dal proferire parola. Quel giorno tutti devono staccare la spina, induisti e musulmani, cristiani e buddisti. Laici compresi. L'isola intera entra in uno stato di sospensione cosmica, una specie di stand by della vita. Il cui scopo è ingannare le potenze maligne che proprio a capodanno presentano il conto agli uomini. Ma non vedendo nessuno in giro, crederanno che città e villaggi siano disabitati e se ne andranno senza far danni.
È un rito a metà tra l'oscuramento e l' occultamento. Un gioco a nascondino con il male che coinvolge anche i numerosissimi turisti. Invitati, cortesemente ma fermamente, a non allontanarsi dai loro hotel. Una misura insieme di ordine pubblico e di ordine spirituale. Che ha anche dei risvolti politici. Visto che il governatore di Bali, I Made Mangku Pastika, ha detto che il Nyepi è un' occasione per fare un esame di coscienza e liberare la propria anima dall' eccesso di desideri e di passioni che rendono tutti più aggressivi, egoisti, crudeli.
La differenza insomma è che noi al giro di boa del calendario dichiariamo guerra al male, esorcizziamo con fuoco e fiamme i fantasmi del nostro scontento, li abbagliamo con luci e suoni, mentre i balinesi entrano in clandestinità, come guerriglieri dell' armonia interiore. E si sottraggono allo scontro in campo aperto con i demoni. Li spiazzano, li demotivano. Non si fanno trovare.
La nostra è una festa ad alta incandescenza performativa. Ci carica di energia, di aspettative, di buoni proponimenti. È un dispositivo di letizia programmata. Una "macchina di gioia". Era proprio questo il nome antico delle batterie di fuochi pirotecnici. Che erano un modo di bruciare il tempo per guadagnare altro tempo. Nel Nyepi, invece, avviene l' esatto opposto. Ciascuno fa il vuoto intorno a sé ma soprattutto dentro di sé, per concentrarsi, meditare, migliorare.
Sarebbe piaciuto allo scrittore Gilbert Chesterton, secondo cui a mezzanotte del 31 dicembre non si cambia anno. Si cambia anima. E chi volesse andare ad ascoltare il suono del silenzio è ancora in tempo. Perché il Saka, calendario locale proveniente dall' India antica, si fonda sulle fasi lunari. Perciò la data del Nyepi cambia ogni anno. E il prossimo ricorrerà il 28 marzo. Ma non sarà l' inizio del 2017, bensì del 1939 perché il calcolo balinese del tempo non è sincronizzato su quello gregoriano ed è indietro di 78 anni rispetto al nostro. Uno slow time in salsa indonesiana. L' ideale per chi vuole chiudere l' anno in armonia. E crede, con George Harrison, che il silenzio dica più delle parole.
Roberta Gemma e il colore giusto per Capodanno: rosso, nero o bianco?
La star del cinema hard e i selfie nel camerino-prova
Più di 4 milioni di italiani in vacanza a Capodanno (+10% sul 2015)
L'80% resterà in Italia. Budget medio di 459 euro
(askanews) - Saranno 4,5 milioni gli italiani che trascorreranno il Capodanno fuori casa con un aumento di circa il 10% rispetto allo scorso anno. E' quanto emerge da una indagine Coldiretti secondo la quale l'80% sceglierà una meta in Italia. "A pesare sulle destinazioni - sottolinea la Coldiretti - sono i drammatici episodi di terrorismo internazionale che condizionano quest'anno la scelta delle vacanze di più di un italiano su cinque (20%) e tra questi 1/3 non andra' in Paesi esteri considerati a rischio e 1/4 eviterà le grandi città". "Nelle feste di fine anno - prosegue Coldiretti - quasi due vacanzieri su tre (63 per cento) hanno scelto di alloggiare in case proprie, di parenti e amici o in affitto, mentre solo il 26% sceglie l'albergo mentre crescono le formule alternative. Sul podio delle destinazioni salgono con il 44% i centri urbani, con il 22% la montagna a pari merito con le località d'arte con offerte culturali che sono vivaci anche nelle realtà minori mentre l'8% fa rotta sulla campagna. A far preferire l'agriturismo a Natale è certamente la buona tavola, ma anche la garanzia di riposo e di tranquillità lontano dalle preoccupazioni per i recenti attentati terroristici". "Il budget stanziato per le vacanze di fine anno - conclude la Coldiretti - è di 459 euro per persona con un incremento del 6% rispetto allo scorso anno"
Botti di Capodanno, come usarli senza rischi
Il 2017 è a un passo. Tra qualche ora la musica, le feste e, dove permesso, i fuochi d'artificio la faranno da padroni. Che la festa cominci. Ma perché non venga rovinata da spiacevoli incidenti è bene tenere a mente il vademecum per l'uso corretto degli artifici pirotecnici. "Divertirsi è bene, ma farlo in sicurezza è meglio": partono da questo slogan i consigli utili della Polizia (si trovano sul sito, anche per i più piccoli, sul profilo Facebook dell'Agente Lisa, su Twitter e Instagram) per conoscere i 'botti' legali e quelli proibiti. E' vero che, grazie all'attività di prevenzione delle Forze dell’ordine intensificata nel mese di dicembre, le vittime sono in diminuzione (a Capodanno 2015 ci sono stati 190 feriti rispetto ai 253 dell'anno precedente, ma sono aumentati i feriti gravi da 12 a 16), tuttavia perché ve ne siano sempre meno, fino allo zero, è bene che non calino mai attenzione e buon senso. Da parte di tutti.
La Polizia ricorda così che gli incidenti più gravi derivano quasi sempre dall'uso sconsiderato di prodotti illegali e, soprattutto, che è molto pericoloso maneggiare fuochi inesplosi. Molti incidenti, infatti, avvengono il giorno dopo la festa imbattendosi casualmente in strada con botti mai esplosi: guai a raccoglierli o provare ad accenderli, segnalarne invece la presenza al 113. E allora vediamo nel dettaglio i consigli della Polizia per un Capodanno a prova di sicurezza. Mai, ovviamente, comprare prodotti pirotecnici sulle bancarelle ma rivolgersi sempre ai rivenditori autorizzati e far attenzione che sulle confezioni siano riportati il marchio Ce, l'autorizzazione del ministero dell'Interno, e descritte le modalità di utilizzo.Anche le innocue 'stelline', se maneggiate senza le dovute attenzioni, possono causare lesioni gravi. Accendere un fuoco alla volta e lontano da prodotti infiammabili (tende, divani, tappeti, alcool o benzina, sterpaglie secche, ecc.). Fare attenzione anche all'abbigliamento: non bisogna utilizzare materiale acetato o comunque infiammabile e occorre tenere i prodotti pirici lontani dal corpo. Accendere i fuochi solo all'aperto e il più possibile lontani dalle abitazioni.
Razzi ed altri artifizi di qualsiasi natura non devono essere mai puntati verso le finestre o i balconi di costruzioni vicine e tanto meno in direzione di persone. Verificare, per le 'fontane luminose', o i fuochi aerei l'altezza che sarà raggiunta dalla fiamma o dagli altri effetti ed evitate, comunque, di collocarli sotto balconi o alberi. Se possibile ed ove previsto dalle istruzioni per l'uso, fissare con cura il fuoco artificiale ad un sostegno prima della sua accensione. Evitare di trasportare notevoli quantitativi di materiale pirotecnico in una normale autovettura. Le micce o gli inneschi dei fuochi pirotecnici sono piuttosto corti e/o abbastanza rapidi nella combustione, ma devono sempre lasciare il tempo all'utilizzatore di porsi a distanza di sicurezza dopo l'accensione. Non in ogni caso di apparente mancato funzionamento, però, si deve pensare che la miccia o innesco si siano necessariamente spenti. Può darsi, invece, che a causa di un difetto costruttivo del prodotto, la miccia abbia un funzionamento molto più lungo del normale, inducendo ad avvicinarsi al fuoco proprio nel momento in cui esso si attiva, con intuibili gravi pericoli per l'incolumità dell'utilizzatore. Altrettanto pericoloso è l'uso di fuochi artificiali destinati a professionisti (normalmente di IV Categoria) che presentino una 'miccia rapida'. In questo caso l'accensione del prodotto è praticamente immediata e il consumatore rischia seriamente di essere investito dagli effetti del pirotecnico. In tutti gli altri casi di malfunzionamento di un prodotto pirotecnico non toccare e non avvicinarsi. Potrebbe innescarsi anche a distanza di tempo e provocare gravi danni alla persona. Capitolo bambini: tutti i prodotti pirotecnici, compresi quelli di libera vendita che si possono acquistare anche nei supermercati, nelle cartolerie ed in esercizi non specializzati, non sono mai destinati ai bambini. Chi vende prodotti pirotecnici, anche 'di libera vendita', a minori di anni 14 è sempre perseguibile a norma di legge. Chi ha più di 14 anni può acquistare ed utilizzare solo i prodotti pirotecnici 'di libera vendita', ma mai quelli di V e IV categoria, destinati solo ad un consumatore adulto ed autorizzato (quando non, addirittura, limitati al solo uso professionale). Infine, la Polizia ricorda che sparare in un luogo pubblico con fucili, pistolee, in taluni casi, anche con armi giocattolo, oltre a essere pericolosissimo è un reato punibile con l'arresto: "perciò state alla larga da chi vuole 'festeggiare' in questo modo e denunciatelo".
Capodanno 2017 in ritardo di un secondo: ecco perché
Il 2016 non finisce mai. L'anno che ci stiamo per lasciare alle spalle durerà un po' di più. Tra il 31 dicembre 2016 e il primo gennaio 2017 avremo infatti un secondo in più. Tutti gli orologi del mondo faranno una piccola pausa, o meglio batteranno un secondo virtuale. In pratica, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre sul Meridiano Zero dell'Osservatorio di Greenwich (Londra), quando il Tempo Universale che fa da riferimento all'intero pianeta segnerà le h 23:59':59", la lancetta passerà alle h 23:59':60" prima che si possa dire, alle h 00:00':01", che è iniziato il 2017.
Lo ha stabilito l'International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS), l'organismo internazionale che vigila sui sistemi di riferimento legati alla rotazione terrestre. Perché? Per dar modo agli orologi atomici di risincronizzarsi con i tempi, un po' più lenti, della rotazione terrestre. Si conteranno quindi le 23:59:60, per dar modo al tempo universale coordinato (UTC) di restare al pari con il lento giorno terrestre. È la prima volta che si ha la necessità di aggiungere, e non togliere, un secondo. Se non si adottasse questo espediente, nel 2100 saremmo 2 o 3 minuti desincronizzati con il sole, mentre nel 2700 di 30 minuti.
Piu' di tre italiani su quattro (78%) consumeranno nelle case il cenone di fine anno mentre tra chi ha scelto di mangiare fuori, il 15% è andato al ristorante e il 3% ha preferito l'agriturismo ed il restante ha fatto scelte diverse. E' quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe' in vista del capodanno per il quale si prevede che saranno destinati alla tavola in media 80 euro a famiglia.
Cenone Capodanno a casa per 3 italiani su 4, spesa 80 euro
Coldiretti, 24% ha acquistato prodotti regioni sisma
Piu' di tre italiani su quattro (78%) consumeranno nelle case il cenone di fine anno mentre tra chi ha scelto di mangiare fuori, il 15% è andato al ristorante e il 3% ha preferito l'agriturismo ed il restante ha fatto scelte diverse. E' quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe' in vista del capodanno per il quale si prevede che saranno destinati alla tavola in media 80 euro a famiglia.
Lo spumante, sottolinea la Coldiretti, si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci (89%) ed è seguito a ruota dalle lenticchie, presenti nell'88% dei menu per le loro proprietà salutistiche, per la solidarietà con le aree terremotate dove vengono coltivate e forse anche perché in un periodo di crisi sono chiamate a portar fortuna secondo antiche credenze. Si abbandonano le mode esterofile del passato con il 9% di italiani che si permettono le ostriche e l'8%, il caviale.
Resiste il salmone presente nel 56% dei menu, ma forte è la presenza del pesce locale a partire da vongole e alici per le quali si assiste ad una vera riscossa sulle tavole. Forte è la presenza del cotechino nel 72% delle tavole. Si stima che siano serviti 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi. Durante le festività di fine anno, precisa Coldiretti, viene utilizzato circa il 90% del totale della produzione nazionale che è in gran parte certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, ma si rileva anche una apprezzabile richiesta per cotechini e zamponi artigianali, magari acquistati direttamente dagli allevatori, in azienda, nei mercati o nelle botteghe di Campagna Amica, dove la componente di carne italiana è pari al cento per cento.
E tra le importanti novità di quest'anno, conclude Coldiretti, c'è lo spazio dedicato alla solidarietà con quasi un italiano sui 4 (24%) che ha scelto di acquistare prodotti tipici dei territori colpiti dal sisma anche grazie al moltiplicarsi di iniziative come quelle promosse dai mercati di Campagna Amica in tutta Italia.(ANSA).
Capodanno 2017 dove vuoi: dal caldo alla neve tutte le idee
E poi Roma, Genova, Bari, Rimini ma anche Finlandia, Tokyo e New York
Mete calde e Paesi lontani tra Qatar, Repubblica Dominicana, Cile e Argentina, Cuba, Hawaii, Perù e Canarie. Oppure la magia del freddo e della neve in Val Venosta, nel parco nazionale Gran Paradiso, a Bormio oppure in Svizzera e in Austria o addirittura in Finlandia. Le città d'arte come Roma e Genova, quelle di mare come Bari e Rimini, oppure le grandi capitali straniere come Tokyo e New York.
Qualunque sia il vostro desiderio per Capodanno, ecco nel nostro speciale tutte le idee per un viaggio o solo una piccola pausa per brindare all'anno nuovo.
E per chi non vuole spendere troppo o cerca esperienze alternative ci sono case vacanza e Airbnb.
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