mercoledì 4 gennaio 2017

“Non esiste nessuna epidemia di meningite”






STOP AGLI ALLARMISMI

Lo ha assicurato il ministero della Salute

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Ciò è dovuto alla presenza in Toscana di una trasmissione più elevata che nel resto d’Italia, dove la situazione è costante, soprattutto per quanto riguarda l’infezione da meningococco di tipo C negli adulti giù notata nel corso del 2014″. Il numero totale dei casi di meningite, dovuti anche ad altri germi, è passato da 1479 nel 2014, a 1815 nel 2015 e a 1376 nel 2016, quindi “con una discreta diminuzione rispetto al biennio passato”.
Il fatto che non si delinei al momento una situazione epidemica “non significa non essere attenti e non garantire interventi tempestivi e mirati ogni volta che si verifichi una caso di meningite, cosi’ come non ci si stancherà mai di raccomandare la vaccinazione secondo la scheda vaccinale nazionale in corso di pubblicazione, ma è altrettanto vero che l’opinione pubblica deve poter comprendere con precisione quali siano i rischi e quali siano i comportamenti da tenere, escludendo ogni ingiustificato allarmismo”.
Il meningococco di tipo C ha causato 36 decessi negli ultimi quattro anni, in una popolazione di quasi 65 milioni di persone. Considerando tutti i ceppi di meningococco che danno la meningite, si rileva, “non si supera il 10% della letalità, anche in questo caso con 711 casi nel quadriennio (178 nel 2016) e 77 decessi registrati complessivamente (17 nel 2016)”.
Se consideriamo l’intero quadriennio analizzato (dal 2013 al 2016), abbiamo 629 decessi per meningite da qualsiasi causa, a fronte di 6786 pazienti diagnosticati. Per dare un’idea comparativa, i decessi da incidente stradale nel nostro Paese – ricorda il ministero della Salute – sono stati 3419 solo nell’anno 2015“.


Meningite vaccino: rischi e costi

E' controindicato per chi ha la febbre

Contro la meningite è disponibile un vaccino, che presenta però anche dei rischi. Scopriamo i costi e quali sono le tipologie di vaccino a cui fare ricorso per prevenire l’insorgenza di questa patologia. La meningite è un’infezione delle meningi, che sono le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Diversi gruppi di meningococchi possono determinare l’insorgenza di questa infezione. In Italia e in Europa sono diffusi soprattutto i tipi B e C. Proteggersi attraverso la vaccinazione è molto importante, sia nel nostro Paese che quando si decide di fare un viaggio all’estero.
Contro la meningite sono disponibili tre tipi di vaccini. Il primo è quello contro il tipo C, il secondo contro il tipo B e il terzo è il vaccino tetravalente contro i tipi A, C, W135 e Y. La prima tipologia rientra tra le vaccinazioni che vengono raccomandate dal piano nazionale. E’ disponibile in maniera gratuita in tutto il nostro Paese. Generalmente se ne fa una singola dose dopo i 12 mesi. Il piano nazionale, però, prevede anche la possibilità di anticipare la vaccinazione nel caso di soggetti particolarmente a rischio. In quest’ultimo caso si fa ricorso a 3 dosi, a 3, a 5 e a 11 mesi.La seconda tipologia di vaccino, quella contro il meningococco B, si può utilizzare a partire dai 2 mesi. Non esistono dosi precise, ma il numero di esse varia in base all’età della somministrazione.In alcune regioni d’Italia è a pagamento (costa 120 euro), tranne in Veneto, Toscana, Liguria, Puglia, Basilicata, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, in cui è disponibile in maniera gratuita.Il vaccino tetravalente è ideale per coloro che vogliono usufruire di una protezione più alta ed è raccomandato soprattutto se si intraprende un viaggio all’estero. Ci si può sottoporre a questo tipo di vaccinazione dai 2 anni ed essa è estesa anche ai bambini che ancora non hanno effettuato il vaccino contro il tipo C. Ne possono usufruire anche i ragazzi tra i 12 e i 16 anni già vaccinati contro il tipo C, in modo che abbiano una protezione completa. Il vaccino tetravalente è disponibile gratuitamente per coloro che presentano problemi di immunodeficienza, mentre gli altri pazienti devono pagare un ticket variabile, che si attesta intorno ai 30 euro.
E’ essenziale ricorrere al vaccino contro la patologia, per prevenirne l’insorgenza. La meningite si presenta con dei sintomi iniziali come dolore alle gambe, piedi freddi e un colorito anomalo. Il quadro sintomatico poi varia a seconda dell’età e della causa dell’infezione. Sintomi comuni a tutte le forme sono la febbre, l’irritabilità, il mal di testa, il torcicollo e le eruzioni cutanee. A volte chi è colpito dalla meningite ha anche le convulsioni.
Quando si esegue il vaccino per la meningite, la cui diffusione ha toccato anche l’Italia con diversi casi, bisogna essere consapevoli anche dei rischi a cui si può andare incontro. Si tratta di effetti indesiderati come:
  • gonfiore,
  • rossore,
  • dolore nel punto dell’iniezione,
  • febbre,
  • sonnolenza,
  • mal di testa,
  • nausea,
  • malessere generale,
  • in alcuni rari casi, reazioni allergiche.
Il vaccino è controindicato per chi ha la febbre e per chi soffre di un’ipersensibilità ai componenti del vaccino. Non si conoscono dal punto di vista strettamente medico gli effetti a cui si può andare incontro se si è in gravidanza.






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